Recensioni

La poesia della forma

  • di Aldo Carrozza

Pieralberto Filippi è un artista. Un artista vero. Che sa soffrire e gioire nella passione della creazione, e sa riflettere sulla fertilità dei linguaggi dell’arte. Sin dagli anni Sessanta è stato combattuto nella sua ricerca sui linguaggi a lui più consoni per concretizzare la sua voglia di “esprimersi”. È stato sassofonista, ha amato sempre il jazz, ma il suo interesse è stato attratto via via dai codici visivi. Ha fatto il pittore scoprendo, però, che questa attività altro non era che la strada che lo avrebbe portato alla scultura. Filippi, oggi, è ...

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Segno e volume

  • di Sara Fontana

Segno e volume sono le chiavi per leggere l’arte di Pieralberto Filippi. Risale ai primi anni Novanta il tentativo dell’artista monzese di definire un vocabolario di linee continue e di forme essenziali, potenzialmente volumetriche, e di concertarle con infinite varianti nella pittura e nella scultura, dando vita a strutture dinamiche ed eleganti, arabeschi improntati a una spiccata sensualità.Queste masse morbide e curve, che chiedono – come vorrebbe l’artista – di essere accarezzate, sono agitate da un vento futurista che favorisce uno scambio continuo tra le due e le tre dimensioni e accentua ...

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Una linea, una storia

  • di Claudio Rizzi

Una linea nitida ritrae percorso e storia di Pieralberto Filippi. E’ la linea che raccorda persona, personalità e lavoro. Morbida, senza strappi, quasi un affetto maturo, percorre i giorni, congiunge gli anni, intesse raccordo e diviene coerenza.Nasce spontanea dalla matita, gesso o carbone che sia, assume volume nel primo chairoscuro, diviene corpo e allude alla materia, poi si intride di colore e si avvale di trasparenze e velature, sino a incidere, a segnare e divenire scultura. Erano al culmine gli anni Sessanta e un giovane Pieralberto Filippi, già avviato ad altro percorso professionale, alimentava una forte ...

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Fra scultura e pittura

  • di Franco Migliaccio

Pieralberto Filippi deriva la sua ricerca plastica da quella precedentemente svolta con la pittura.Fra i due linguaggi, così diversi fra loro, esisteva continuità diretta del rovesciamento dell’uno sull’altro, mostrando una coerenza, concettuale e formale, veramente invidiabile. L’artista si esprime per forme semplici e tondeggianti che evocano i morbidi svolgimenti lineari dei corpi umani, soprattutto femminili, intrisi talora di candido e sottile erotismo.Le sue immagini, estrapolate dai temi dell’inconscio e delle pulsioni, affiorano in superficie sospinte da una carica emotiva che giunge al coinvolgimento della mente, sino all&...

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I sensi della forma

  • di Giorgio Seveso

Proviamo a passare il palmo della mano lungo le curvature di una scultura di Filippi, o carezziamo con le dita e con gli occhi le lente spirali di un suo dipinto, avvolte come sono da un’architettura di conchiglia attorno ad un grumo invisibile di sensualità.Ecco che subito, senza sforzo alcuno, lievemente, lietamente, veniamo attirati nel vortice tranquillo di un sentire sottile, assorbiti dal flusso tattile di una percezione tanto gentile quanto esplicitamente corporea, sensuale, voluttuosa. La sua arte, difatti, da quando ha iniziato a integrarla senza timidezze né reticenze con il lavoro che svolge quotidianamente ...

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Il magico blu di Filippi

  • di Renato Tomasina

Da il “CITTADINO DELLA BRIANZA” 7/11/98Una volta tanto la mostra di un giovane ci ha favorevolmente impressionato: ed anche il pubblico d’amici ed appassionati dell'arte hanno colto la novità delle realizzazioni di Pier Alberto Filippi, ospite alla Galleria Centroparete. Il monzese, già noto a livello nazionale , ha saputo scegliere una via decisamente originale ed è riuscito a mantenere una propria inconfondibile fisionomia pur avendo assimilato le più disparate esperienze.Filippi, ha utilizzato come elemento base, da ripetere variamente sulla superficie delle sue tele, il blu, arricchito da poche ma raffinate campiture di colori ...

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